LEGGE NAZIONALE
N. 157 DEL 1992 (PDF)
|
con tutte le integrazioni
e successive modifiche. |
ABRUZZO : Legge regionale
n. 30 del 31/5/1994 (PDF) |
Regolamento regionale n. 4 del 26 agosto
1997(limite di 8 soggetti per specie) |
BASILICATA : Legge regionale
n. 2 DEL 9-01-1995 (PDF) |
Tenuta registro allevamento. |
CALABRIA : Delibera regionale
n.627 del 28/9/2007 (PDF)
|
vidimazione annuale del registro di allevamento. |
CAMPANIA : Legge regionale
n.. 8 del 10-04-1996 (PDF) |
Comunicazione annuale dei soggetti detenuti
e tenuta registro. |
EMILIA ROMAGNA : (L.R. 8/1994, art. 62)
Delibera 1519/2003 (PDF) |
art. 10. massimo 16 esemplari. |
FRIULI VENEZIA GIULIA : Legge regionale
19 dicembre 1986, n. 56 (PDF) |
Art. 19 |
LAZIO : Legge regionale n..
17 del 02-05-1995 (PDF) |
e allevare fringillidi ??? si
possono ammazzare merli, passeri,tordi, ecc.. |
LIGURIA : Legge regionale
n. 23 del 22 marzo 2000 (PDF) |
uccelli asimilati ad animali di affezione. |
LOMBARDIA : Regolamento regionale n.16
del 4 agosto 2003 (PDF) |
Art. 22. 3. Per gli allevamenti a scopo
amatoriale di Fringillidi ….. non è richiesta l'autorizzazione
di cui al comma 1. |
MARCHE : Legge regionale n. 7/95, D.G.R.M.
13/11/95 (PDF) |
Comunicazione annuale dei soggetti detenuti
e tenuta registro. |
MOLISE : Regolamento Regionale 29 dicembre
1999, n. 3 (PDF) |
Massimo 10 soggetti se cacciabili senza
limite i fringillidi. Tenuta registro. |
PIEMONTE : Legge regionale n. 70 del 4
settembre 1996 (PDF)
|
Ottenere l'autorizzazione prima dell'acquisizione
dei soggetti (colloquio esame). |
PUGLIA : Regolamento regionale n.11 del
25 settembre 2003 (PDF) |
Comunicazione annuale dei soggetti detenuti
e tenuta registro. |
SARDEGNA : Legge regionale
n. 50 del 1993 word |
l’Art.30 riguarda l'allevamento
fauna autoctona |
SICILIA : Decreto 30/06/1998 G.U.R.S.
26/09/1998, n. 48 (PDF) |
Allegato A . La legge è in corso
di modifica. |
TRENTINO ALTO ADIGE: Legge Provinciale
17 luglio 1987, n. 14 (PDF)
|
Articolo 19.bis (il "può autorizzare"
è in contrasto con la legge nazionale 157/92 che sancisce "autorizza") |
TOSCANA : Legge Regionale n. 26 del 04
febbraio 2005 (PDF) |
Art.7: č consentita la detenzione massimo
di una coppia. Rinnovo annuale. |
UMBRIA : Reg. 9 agosto 1995,
n. 34 (1). (PDF)
|
Art. 16: 1. Il numero massimo di capi
è di sei per ciascuna specie di uccelli . |
VALLE D'AOSTA : Legge regionale n. 64
del 27-08-1994 (PDF) |
Articolo 24. Tenuta registro. |
VENETO : Legge
regionale 22 Maggio 1997 N. 15 (PDF) |
tenuta registro vidimato. |
CONSIGLIO DI STATO: parere n. 611 del
2001 (Allegato) |
Tutte le specie sono allevabili. I prodotti
di allevamento non sono “fauna selvatica”.gli
esemplari allevati sono di proprietà dell’allevatore.
Allevare è proteggere. (Sintesi) |
LETTERA
AL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE ORNITOLOGICA ITALIANA (F.O.I.)
IN DATA 23/4/2008 ORE 18,55 HO INVIATO
UN FAX AL NUMERO DI TELEFONO 0523.571613. PER MAGGIORE CONFERMA HO
TELEFONATO ALLA SEGRETERIA F.O.I. ONLUS (0523.593403) E LA SEGRETARIA
MI HA CONFERMATO LA RICEZIONE DI DETTO FAX E DEL SUCCESSIVO INVIATO
IL DATA 24/4/2008 ORE 15,55. lA SEGRETARIA MI HA ASSICURATO CHE IL
SIG. CIRMI AVREBBE LETTO LA MIA LETTERA E CHE MI AVREBBE RISPOSTO.
COPIA DI QUESTA LETTERA E' STATA PUBBLICATA SULLA RIVISTA "ALCEDO"
E SULLA RIVISTA "CONVERSAZIONI ORNITOLOGICHE".QUINDI DI
DOMINIO PUBBLICO. .A TUTTOGGI ATTENDO ANCORA UNA RISPOSTA. PER CHI
CONDIVIDESSE IL MIO PENSIERO LO INVITO AD IMITARMI SCRIVENDO ANCHE
LUI ALLA F.O.I.
lA LETTERA E' LA SEGUENTE:
Sig. Presidente
Federazione Ornitologica Italiana Onlus
Direttore della rivista Italia Ornitologica
Dott. Salvatore CIRMI
29100 PIACENZA
Mi chiamo Francesco Monopoli, anche se
dalla sigla r.n.a UF83 posso sembrare, un novello allevatore, in effetti,
è dagli anni ’70 che inanellavo con anellini FOI (di
cui non ricordo più la sigla). Ero e sono soprattutto un allevatore
di fringillidi. Nel 1979 smisi di essere iscritto alla FOI per l’aria
di sufficienza che all’epoca c’era nei confronti di allevatori
d’indigeni.
Ho un modesto sito Internet tramite il quale ho contatti con allevatori
di tutta Europa. Ma soprattutto gli italiani con la domanda frequente
:”come devo fare per detenere legalmente i cardellini, fringuelli,
ecc..”.
Ho raccolto in una pagina, sul mio sito, le leggi di tutte le Regioni
italiane sull’argomento.
Una vera Babele.
In questi giorni per la terza volta (ogni 5 anni) mi ritrovo a rinnovare
l’autorizzazione per la detenzione e l’allevamento dei
miei uccelli. Animali che da generazioni sono nati in casa mia. Accoppiati
con soggetti mutati anche di provenienza estera. Animali che hanno
a spartire con quelli in natura solo il disegno.
In Abruzzo bisogna inoltrare domanda al Sindaco della propria città
per richiedere la visita USL Veterinaria dell’allevamento. Aspettare
che un veterinario venga a casa e rilasci la certificazione prevista.
Ritornare in Comune per farsi rilasciare un documento di notifica
e infine inviare domanda alla Provincia di appartenenza.
Inoltre sono previsti controlli periodici da parte di chiunque (veterinario
USL, Forestale, Vigili urbani).
E poi il paradosso dei paradossi: il controllo delle nascite. Cioè
non si possono detenere più di 8 soggetti per specie. Quindi
entro l’anno sono costretto a “disfarmi” del surplus.
Cosa che ovviamente non mi permette una seria selezione dei soggetti.
Comunque anche nelle altre regioni, fatta eccezione la Lombardia,
c’è poco da stare allegri.
Mi sono chiesto e Le chiedo: io cosa ho a spartire con i cacciatori
? Visto che la legge che regolamenta la questione è sulla caccia
? Mi rifiuto di essere confuso con cacciatori e malignamente con bracconieri.
Paradossalmente in Italia è più facile ammazzarli gli
uccelli che allevarli.
Provi ad immaginare se la cosa riguardasse tutti gli allevatori di
canarini, come diminuirebbero, così come non aumentano quelli
di fringillidi.
Ogni volta che ricevo “Italia Ornitologica” la prima cosa
che leggo, è quello che Lei scrive nelle prime pagine. Mi entusiasma
lo spirito di rinnovamento che Lei porta. E proprio perché
sono convinto che Lei è un uomo “dei fatti” vengo
a proporle una Rivoluzione.
Una “legge” che regolamenti la detenzione e allevamento
di tutti gli uccelli.
Così come ci sono riusciti quelli della LIPU a far approvare
delle modifiche alla legge sulla caccia perché noi non siamo
in grado di proporre al Parlamento un disegno di legge ?
Basterebbe allegare a Italia Ornitologica un modulo da sottoscrivere
e far sottoscrivere da parenti e amici e sicuramente si possono raggiungere
le 50.000 firme necessarie per portare al Presidente della Camera
la nostra proposta di legge.
Una legge che stabilisca una netta distinzione fra noi allevatori
e chi uccide gli uccelli per diletto, i cacciatori.
Una legge che stabilisca una netta distinzione fra gli animali in
natura e quelli di normale allevamento.
Una legge che ci preservi da umiliazioni come quelli di VIPITENO.
Una legge che impedisca la chiusura di alcune mostre con l’intervento
delle forze dell’ordine inviate dai così detti ambientalisti.
Una legge che impedisca notizie diffamatorie trasmesse in televisione
dal TG.
Una legge scritta da chi veramente conosce gli uccelli e che soprattutto
gli ama veramente.
Forse un allevatore di canarini Gloster, o di Arricciati potrebbe
non essere molto sensibile al problema, ma una piccola riflessione
dovrebbe farla: e se una nuova ondata “ambientalista puritana”
riuscisse a far legiferare anche nei confronti dei canarini, per esempio
dimensione delle gabbie, trasporto, alimenti, ambienti, ecc…
Abbiamo tutti bisogno di una legge.
Una legge ci legittima in maniera definitiva, inconfutabile.
E la dobbiamo proporre noi allevatori. Non possiamo rischiare che
qualcuno continui a decidere per noi.
Alla FOI di certo non mancano iscritti avvocati, giuristi, veterinari,
allevatori di fringillidi ed esotici di fama mondiale, che possano
collaborare nel compilare una serie di articoli di legge.
Lo dice spesso anche Lei: “E’ tempo di cambiamenti!”
E allora ben venga un cambiamento decisivo.
La FOI deve entrare in Parlamento, ha la forza dei suoi iscritti per
farlo. Sono nati partiti per molto meno. Noi vogliamo solo quello
che ci appartiene: essere allevatori a testa alta.
La ringrazio per il tempo dedicatomi, e la saluto cordialmente.
In attesa (Francesco Monopoli)